Non sarà la moto più interessante
nel panorama del motorismo storico, ma questo è un mezzo che vale la
pena di seguire perché una volta ultimato dovrà andare... molto
lontano!
Alessandro ha ritrovato questa moto,
appartenuta a suo nonno, ed ha deciso di rimetterla in funzione per poterla
usare.
Agevolati dallo stato di conservazione che
definirei eccellente per una moto ferma da qualche decennio, si è deciso di
operare un restauro "conservativo" senza riverniciare e senza ricromare nulla:
la moto resterà con l'aspetto col quale è arrivata fino ai giorni nostri.
Quindi una bella pulizia generle, rimozione per
quanto possibile della ruggine, impianto elettrico, cavetteria e gomme nuove,
revisione completa del motore (che per il momento è completamente bloccato) e dovrebbe essere tutto a posto... ovviamente
salvo complicazioni.
Probabilmente non rimonteremo i paragambe che
sono un po' troppo ingombranti (e aggiungerei anche "antiestetici").
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Iniziamo a
guardare un po' più da vicino... ci si accorge subito che la
lotta contro lo sporco sarà dura! |
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Lavorando di spazzola metallica e di martello e scalpello
riesco man mano a farmi strada negli strati di morchie
secche e ad individuare i vari bulloni da svitare, così da
poter mettere il motore a terra. Il tubo che supporta i
gommini poggiapiedi è storto su ambo i lati, lo si dovrà
raddrizzare |
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Una prima sbirciata la
diamo subito al gruppo termico.
L'accumulo di unto e
sporcizia nella parte bassa denuncia inequivocabilmente
che la testa sfiatava, infatti i suoi bulloni non erano
affatto stretti
Il rivestimento al
cromo della canna del cilindro è ancora in buono strato,
c'è solo qualche segno che però non ha intaccato in
profondità.
Notare il pistone con
alesaggio "centesimale" (52,01)
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La relativa
semplicità di questo motore impone di proseguire
lo smontaggio e ben presto si arriva alla fine.
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Notare il
cambio a tre marce in perfetto stato
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Un po'
meno semplice sarà pulire tutto quanto... |
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comunque in qualche modo ne veniamo a capo. |
Notare il particolare del tubo che funge da supporto
pedane che era storto su ambo i lati ed è stato
raddrizzato. |
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Le
quattro ganasce dei freni sono state rivestite con nuovo
materiale d'attrito |
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Il
contachilometri ha lancetta rotta, lo apro per ripararla
e.... sorpresa ! |
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la
molla del perno della lancetta è attorcigliata attorno al
perno stesso e non sarà mai recuperabile |
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Per fortuna in
garage ho un vecchio contachilometri guasto dal
quale posso recuperare la molla intatta, e dallo
stesso recupero anche la lancetta.
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In poco tempo
il contachilometri originale dello Zigolo torna
nuovo e funzionante !
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Tornando al motore, abbiamo dovuto attendere parecchio per
via della biella che aveva parecchio gioco sull'albero
motore. L'attesa è stata principalmente dovuta alla
ricerca di una serie di rullini maggiorati, ricerca
purtroppo vana il che non ci ha permesso di recuperare la
biella originale, abbiamo così dovuto ripiegare su un
ricambio nuovo dell'epoca, fortunatamente reperito via
internet. |
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Adesso
si può cominciare a rimontare, partendo dal (complicatissimo
!) cambio |
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e
procedendo con la campana della frizione |
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Stando al catalogo
ricambi l'astina della frizione dovrebbe essere in due
pezzi dal diametro differente.
Chissà perché in questo
motore i due pezzi sono stati saldati (e nemmeno
perfettamente in asse) ?
Comunque sia ho deciso
di dividerli e, visto che complessivamente risultano
troppo corti, inserirò tra i due una biglia di acciaio
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I
lavori proseguono con l'installazione del preselettore e la
chiusura definitiva del coperchio del cambio |
Prima
di montare l'albero motore bisogna mettere al proprio posto
il complicato cuscinetto di banco che ha al suo interno la
sede del paraolio (ovviamente sostituito con uno nuovo) |
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Dopo
aver messo l'albero motore ed il pignone elastico della
trasmissione primaria si può chiudere il basamento |
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Con il motore
così semi-assemblato siamo pronti per infilarlo
nuovamente nel telaio
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Il gruppo
termico viene montato successivamente
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Adesso
tocca alla marmitta ma invece di mettere su quel
pesantissimo "padellone" originale abbiamo questa splendida
"trasformazione" E' una marmitta TZ ancora nuova fondo di
magazzino, quello che ai giorni nostri chiameremmo un "aftermarket"
! |
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Una
volta montata fa la sua figura ma non è stato tutto così
semplice! |
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Come
tutti gli "aftermarket" che si rispettino, anche per montare
questa marmitta "d'epoca" c'è stato un po' da tribolare.
A parte il collettore da 28mm e l'imbocco del
silenziatore da 31, che mi ha costretto a realizzare un
anello di spessore, la cosa che mi piace di meno è la
battuta del cavalletto nel bel mezzo del silenziatore,
avanti così e l'ammaccatura del silenziatore è assicurata,
poi "picchia oggi... picchia domani" la sua foratura
arriverebbe di li a poco. |
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Non
sarà una soluzione elegante ma bisognava realizzare una
battuta per il cavalletto che salvaguardasse il
silenziatore. Il difficile era saldare sulla superficie
cromata senza fare troppi danni tutto attorno e mi sembra
di esserci riuscito. Adesso c'è una piastrina di ferro da
3mm di spessore che reggerà a vita gli urti del
cavalletto ! |
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Proseguiamo con la parte elettrica e l'accensione: montiamo,
dopo averlo revisionato completamente, il piatto
portapuntine e quindi il volano. |
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e appena trovo dove sono tutte le viti smonto anche questo
per una bella pulita e revisione ! |
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Adesso
che il carburatore è pronto non manca nulla... si può
collegare un serbatoio esterno e fare la prima verifica di
funzionamento del motore... |
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... evvaiii !!! Un altro "cadavere"
che resuscita ! |
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Prima
di chiudere il coperchio esterno sul lato destro
ricostruisco la "guarnizione" in gommapiuma che obbligherà
il carburatore ad aspirare aria dal condotto sopra al motore |
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Adesso lo Zigolo è
pronto per "sgranchirsi un po' le gambe" nel suo primo
giro di prova.
Si torna sulla strada,
dopo qualche decennio di abbandono!
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