M.A.S. 126

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Questa pagina è dedicata alla MAS 350 modello 126 dell'amico Mauro.
 
La moto era appartenuta a suo padre che l'ha usata per parecchi anni per partecipare ai raduni della zona quindi la si può considerare a tutti gli effetti un "bene di famiglia".
Non è da restaurare, ma è da sistemare per renderla utilizzabile in quanto è ferma da parecchi anni.
Purtroppo il vecchio proprietario non era così attento all'originalità storica, a lui importava che la moto "andasse" e questa è la falsa-riga su cui ci si muoverà anche in queste fasi di recupero - i particolari non corretti o non originali sono tanti ma la moto deve rimanere così com'è.
 
 
Iniziamo a smontare il serbatoio e subito sotto appare un "fazzoletto" di lamiera saldato nella triangolatura del telaio subito dietro al cannotto di sterzo

Si tratta di un rinforzo artigianale risalente a tanti anni fa

Ben presto il telaio viene "spogliato" ed il motore posizionato sul banco per lo smontaggio
Cilindro con qualche riga ma tutto sommato non bruttissimo.

Testata con valvole molto incassate per l'usura sia delle valvole che delle sedi

Particolare la lavorazione dell'interno del pistone
Il basamento si apre con facilità e dentro c'è praticamente solo l'albero motore
 
 
Albero motore che presenta subito una brutta sorpresa: l'asse di accoppiamento (non originale - si vede il marchio CFM) è saldato su ambo i lati !
Un semicarter ha una rottura che faremo saldare per evitare trafilaggi d'olio verso l'esterno Una volta fatta la saldatura si da una bella pulita generale
Dopo un po' di giorni di inattività riprendiamo i lavori e chiudiamo il basamento ed il motore può quindi essere rimesso nel telaio e si procede quindi con il suo fissaggio e montaggio del volano
Non per fare sempre i criticoni, ma il cambio Burman a tre marce sembra messo anche peggio del motore Alcuni bulloni sono stati maltrattati a dovere ma riusciamo comunque a venirne a capo ed a smontarlo
Il grasso all'interno è molto secco e quindi non serve praticamente a nulla La "limatura" tutto attorno alla bronzina dell'albero secondario tradisce una usura anomala, e lo si capisce anche dal foro della bronzina stessa la cui ovalizzazione è apprezzabile a occhio nudo.

Tutte le bronzine andranno ricostruite e il cuscinetto di testa andrà sostituito

Dopo una bella pulita alla scatola del cambio si notano diverse saldature Ma dall'interno si notano ancora altre numerose crepe, sembra proprio che questo cambio abbia passato periodi di lavoro intenso in condizioni non ottimali 
Il cuscinetto di testa come sempre in questi casi non è reperibile facilmente data la misura esterna in pollici.
E come sempre si ripiega su un cuscinetto a misure "metriche" di facile reperibilità, inserendo al suo esterno una sottile ghiera metallica di misura realizzata al tornio.
L'uso di un cuscinetto sigillato rende inoltre migliore la tenuta stagna rispetto al sistema originariamente installato
 
Procedendo con gli altri interventi facciamo rivestire le ganasce del freno con nuovo materiale d'attrito
All'interno del serbatoio è ancora leggibile il marchio della casa produttrice ma purtroppo andrà ricoperto: l'interno è molto arrugginito e si rende indispensabile il trattamento interno con l'apposita resina
Non parliamo di quello che c'era dentro alla vaschetta del carburatore
La puleggia della dinamo ha un frammento mancante

Lo si ricostruisce anche se con qualche apprensione visto che detta puleggia è in ghisa

Si procede con il riassemblaggio della moto...
Sostituite guaine e cavetti, ricostruito ex-novo l'impianto elettrico con filo sterling, messo olio nel motore...

Non resta che verificare se funziona !