Questa pagina è dedicata al
recupero della Gilera B300 dell'amico Marco
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Particolarità interessante di
questa moto classe 1954 è il telaio n° 25, coincidente con il n° del motore.
In pratica si tratta della 25esima
B300 costruita !
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La moto si trova tutto sommato in buone
condizioni di originalità, a parte qualche pecca come le marmitte in acciaio, il
portatarga posteriore che è quello del modello "extra" ultima serie, il
cavalletto laterale saldato sulla pedana di sinistra e qualche altro dettaglio
minore.
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Dato che la moto è ferma da tempo non ci
facciamo pregare ulteriormente e iniziamo a smontarla...
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Questo
andrà fatto "saltare" quanto prima ! |
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Una volta
rimosso il serbatoio si vede subito che uno dei due attacchi
posteriori è rotto |
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Il
carburatore è originale,la vaschetta invece non c'entra nulla
e lo si capisce guardando l'inclinazione visto che resta
addirittura inclinata all'indietro.
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Comunque
ben presto tutto è pronto per togliere (faticosamente, visto il
peso non indifferente) il motore dal telaio |
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Smontiamo
le ruote e tutti i raggi si salvano senza spezzarne nemmeno uno,
dato che sono ancora in buono stato li puliamo uno ad uno con la
spazzola |
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dopodiché
li leghiamo con il filo di ferro e sono pronti per portarli a
zincare |
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Parti in
alluminio pronte per la lucidatura |
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Procediamo
smontando le forcelle... |
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ed anche
queste hanno il loro problema... Probabilmente a causa di una
stagnazione di acqua infiltratasi da sopra la zona dove lavora
il paraolio quando la forcella è a riposo evidenzia una certa
corrosione. Non è molto profonda ma non la si può eliminare se
non riportando del materiale e ripassando in rettifica lo stelo.
Lasciarla così potrebbe causare trafilaggi d'olio, vedremo
poi il da farsi. |
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Adesso è
giunto il momento di dedicare al motore le attenzioni che merita |
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Smontiamo
il gruppo termico. Le testate sono appena un po' sporche |
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i pistoni
sono molto puliti e questo significa che da quando questo motore
era stato rifatto aveva girato ben poco. I pistoni purtroppo
non sono ricambi d'epoca, sono due GOL di fabbricazione recente. |
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Smontiamo
adesso le parti esterne per poter aprire il basamento |
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Sul pignone
del pedale di avviamento manca la molla di ritorno (sul catalogo
ricambi viene definita "molla ripresa gioco pedivella messa in
moto"). Per fortuna c'è una molla di ritorno anche sull'albero
messa in moto all'interno del basamento e quella bastava a
tenere su la pedivella, anche se rimaneva il gioco derivante
dall'allentamento della catena duplex. Rimontando cercheremo una
molla adatta per riportare il tutto allo stato originale. |
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Si rimuove
tutto su ambo i lati ed ormai siamo pronti per l'apertura del
motore |
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La qual cosa
avviene senza difficoltà...
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dopodiché, sarà
perché me le cerco o perché ho una particolare
predisposizione, fatto sta che "mi cade subito
l'occhio" su una coppiglia che se ne andava a spasso
all'interno del motore...
ma l'unica
coppiglia che c'è in questo motore è quella messa
sul dado dell'ingranaggio sul perno della pompa
dell'olio ed è regolarmente al suo posto.... questa
che c'e l'avrà buttata qui dentro ?
(mistero destinato
a restare irrisolto !)
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Rimuoviamo
l'ingranaggeria e diamo un'occhiata ai semicarter. Per tener
fermi alcuni cuscinetti sono stati utilizzati i soliti colpi di
bulino sul bordo |
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Mentre per
tener ferma la bronzina dell'albero a camme (quella che a volte
si sfilava dalla sede) le "mazzate" inferte sono state ben più
sonore... hanno picchiato tanto che quasi scheggiavano la sede,
si vedono bene alcune crepe causate dai colpi di bulino, troppi
e veramente troppo violenti |
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C'è una
rottura in corrispondenza del foro del cilindro di destra, ma
deve essere roba vecchia perché i frammenti non li ho trovati
all'interno del motore |
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E ci sono
un paio di crepe sulla sede del pignone della messa in moto che
converrà rinforzare mediante saldatura TIG |
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Adesso
tanto pazienza e strigliare ! |
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Pulendo i
coperchi delle valvole mi accorgo di un particolare che
inizialmente non avevo notato: i coperchi sono dotati della
canalizzazione per l'olio e ciò significa che sono stati
sostituiti con quelli di una serie successiva |
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I coperchi
originali della prima serie erano questi, senza la
canalizzazione. Inutile dire che quelli più nuovi sono
migliori dal punto di vista della lubrificazione dei bilancieri,
ma non sono gli originali. |
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All'albero
motore è stata sostituita una biella (e non è difficile capire
quale delle due) |
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Per fortuna
gli imbiellaggi sono in ordine, questo tipo di albero motore,
quando le bielle prendono gioco, solitamente obbliga alla
sostituzione dell'intero asse di accoppiamento. E' stato
sufficiente rifare l'allineamento perché la massa centrale
risultava spostata di un paio di decimi di mm, sembra nulla ma
con il peso che ha avrebbe sicuramente causato ulteriori
vibrazioni nel motore. |
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Il carter è stato
saldato, adesso bisogna solo dare una "smerigliatina"
alla saldatura e siamo a posto.
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Possiamo iniziare a
rimontare qualcosa.
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Prima di
rimontare il cambio e chiudere il motore bisogna però risolvere
alcuni problemi, tutti sul selettore delle marce. |
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Una delle due
molle è più corta (ne manca un pezzo) ed uno dei due pattini
di queste molle era stato ricostruito con un lamierino
zincato che si è rivelato troppo debole e si era spezzato.
Bisogna sostituire la molla
e ricostruire questo pattino con un materiale più idoneo.
Quello rimasto integro è di acciaio molto duro, sembrerebbe
addirittura acciaio armonico
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Proverò a
realizzare il pattino con un pezzo di questa vecchia molla |
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Il pattino è pronto
(per piegare quel dannatissimo acciaio senza
spezzarlo sono dovuto ricorrere ella fiamma
ossidrica)
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Ed ho anche la
molla di ricambio della lunghezza giusta
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Il
rimontaggio non è per nulla semplice, ne veniamo a capo con
questo stratagemma |
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Adesso
abbiamo le molle del selettore correttamente montate e
funzionanti |
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Il problema
successivo riguarda la parte di asse del selettore
che esce dal basamento per l'innesto della leva del
cambio.
Nella parte finale
c'è un paraolio ma l'albero in quel punto è talmente
corroso che le perdite d'olio sono assicurate (anche
perché rimane in posizione piuttosto bassa e quindi
praticamente a livello con l'olio all'interno del
carter)
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Non rimane altro da
fare che mettere il tutto sul tornio, tornire la
parte rovinata ed inserire una boccola per
forzatura, quindi tornire ulteriormente la boccola per
portarla al diametro dell'asse
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Finite
tutte queste riparazioni non resta altro da fare che assemblare
il cambio e chiudere il basamento (per il momento viene chiuso
con dei prigionieri temporanei perché la sua bulloneria è
zincare) |
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Le
precedenti aperture di questo motore (credo più di una) erano
state effettuate utilizzando dei cunei (o dei semplici
cacciaviti cacciati dentro a martellate) ed i bordi dei
semicarter ne hanno risentito. Per scongiurare perdite d'olio
oltre alla guarnizione è stato inevitabile ricorrere alla
classica "pasta rossa" (sperando che basti !) |
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Dato che il materiale verniciato tarda ad
arrivare, possiamo almeno raggiare le ruote e prepararle per la successiva
centratura...
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Finalmente
qualcosa si muove sul fronte verniciatura, possiamo partire ! |
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Ovviamente la prima
cosa che si monta è il cavalletto centrale
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quindi si piazza
(era l'ora !) il motore nel telaio
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Il passo
successivo è quello di ultimare il montaggio del motore almeno
per quanto riguarda i gruppi termici |
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Prima di rimontare la frizione occorre risolvere
alcuni problemi. Il primo riguarda il "disco di
pressione". La frizione originale (aveva solo tre
dischi guarniti) è stata sostituita per intero con
quella a quattro dischi del modello extra e il disco
di pressione ha questo cuscinetto centrale dove
lavora lo "spingitoio del comando frizione" (nome
terribile preso dal catalogo ricambi Gilera) |
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ma per questo tipo di disco ci voleva questo tipo di
"spingitoio" |
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Il secondo problema
riguarda la boccola entro la quale scorre lo "spingitoio" che è
ovalizzata e molto consumata |
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Realizzo una nuova
boccola con il foro di diametro corretto e la sostituisco nel coperchio
di sinistra del motore. |
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Il motore viene
quindi chiuso anche da questo lato |
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le viti di
serraggio del coperchio sono quelle a brugola che ho trovato durante il
suo smontaggio ma è una soluzione temporanea, fino a quando non trovo le
corrette viti a taglio con testa stondata. |
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Adesso si monta il
forcellone posteriore e subito dopo si riassemblano gli ammortizzatori "Sturcher
regolabili" |
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Particolari
attenzioni vengono riservate al delicato (quanto raro) rinvio del
contachilometri da montare sulla ruota posteriore |
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che viene smontato,
pulito e rimontato con abbondante ingrassatura all'interno |
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Questo consente di
montare la ruota posteriore ed effettuare la centratura |
dopodiché (saltando
qualche passaggio nella documentazione fotografica) ci ritroviamo con il
retrotreno completato. La gomma posteriore è una delle due Pirelli che
equipaggiavano la moto prima dello smontaggio ed é ancora in ottimo
stato. |
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Il discorso fatto
per gli Sturcher viene ripetuto anche per la forcella anteriore, anche
se i pezzi sono più tanti ed il livello di complessità è superiore,
quindi i tempi sono maggiori ma arriviamo comunque al risultato atteso:
forcella OK! |
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Questo consente di
effettuare la centratura della ruota anteriore |
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e di procedere con
il montaggio dei vari componenti dell'avantreno |
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Adesso bisogna fare ammenda su una
sciocchezza scritta all'inizio di questa pagina, a proposito del
carburatore.
Ebbene il carburatore non era
affatto l'originale (questo è quello che capita quando si va "a
memoria" invece di consultare subito la documentazione).
Per fortuna si riesce a reperire,
presso un ricambista, il carburatore corretto: Dell'Orto MB20B.
Già rimesso a nuovo e montato,
peccato che il filtro non sia quello corretto in quanto non si è
riusciti a trovarlo: questo è un F8/1 mentre quello corretto sarebbe
un F8/3 con attacco filettato (da avvitare sul corpo del carburatore
come i vecchi "tromboncini")
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Ormai siamo in
dirittura d'arrivo ! |
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a breve si potrà
effettuare anche la prima prova in strada |
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In occasione di una prima uscita fuori all'aperto.... mancano veramente
pochi dettagli per considerarla finita ! |
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