Questa pagina è dedicata al motore Ollearo 175 di Giovanni Il
motore è un due tempi, anno 1934 o successivi
Questa è una bella immagine d'epoca della motocicletta che lo
montava: si tratta della prima versione equipaggiata con
l'accensione a spinterogeno, dinamo e batteria (le versioni
precedenti avevano l'accensione a magnete) |
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Il
motore non si presenta male, è fermo da tempo ma non è
bloccato
Inoltre, come si può vedere, avendo anche il
cambio separato si tratta di un blocco motore piuttosto
semplice
La moto è uno
splendido conservato per cui niente restauro "a confetto"
del motore!
Il suo aspetto
esteriore dovrà rimanere tassativamente com'è
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Unica cosa degna di
nota è la camma che si occupa di azionare le puntine.
E' montata direttamente
sul prolungamento dell'albero motore mediante
filettatura a passo sinistro.
Ma come si fa a
regolare la fase su questo motore se la camma è avvitata
sull'albero?
Molto semplicemente
basta aggiungere o togliere rasamenti da sotto, variando
così il punto in cui risulterà stretta e quindi l'angolo
della fase di accensione
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Sotto
all'ingranaggio dinamo troviamo un feltro che doveva agire
da "paragrasso", andrà rifatto nuovo |
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Ancora
più rudimentale la tenuta sull'albero motore lato
trasmissione primaria Se si vuole che un motore due tempi
funzioni bene la camera di manovella dovrebbe essere stagna,
con questo sistema si va poco lontano. Studieremo una
modifica |
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Rimuoviamo ora il gruppo termico La camera di scoppio è
relativamente regolare ma il profilo "deflettore" del
pistone è molto accentuato |
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Il
pistone ha l'anello seeger solo su un lato, cosa che
inizialmente mi allarma ma poi scopro l'arcano: lo spinotto
su un lato è conico ed è quindi corretto che sia fermato
solo sull'altro lato |
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Rimuoviamo dal basamento l'albero motore.... |
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La biella ha un gioco
pazzesco! |
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E quando andiamo a
rimuovere i cuscinetti di banco fa la sua comparsa la
solita, vecchia, "carta di spagna"
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Come si
era detto bisogna sistemare la tenuta della camera di
manovella. Inizialmente la tenuta era affidata al foro del
carter ce era precisissimo sull'albero motore, ma col
passare degli anni l'usura dei cuscinetti di banco ha
permesso all'albero di muoversi nella sede andando ad
allargare il foro e peggiorando la tenuta, tanto che era
stata aggiunta quella specie di guarnizione
Bisogna intervenire..... |
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vengono
quindi barenati i fori nel carter creando una sede per poter
inserire due paraolio commerciali |
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Dall'officina di rettifica arriva il materiale. L'albero è
quello che ha subito la riparazione più complessa e l'imbiellaggio
è tornato nuovo, Il cilindro è stato solo "lappato" ed il
pistone, ripulito, ha ricevuto una serie di fasce elastiche
nuove |
Posso
cominciare a rimontare. Durante questa operazione noto una
cosa che non avevo apprezzato durante lo smontaggio: la
biella era stata lavorata di "aggiustaggio", sono ancora ben
visibili i colpi di lima dati all'epoca. |
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Si
rimontano quindi pistone e gruppo termico |
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La dinamo, che monta
ancora il vecchio regolatore elettromeccanico, si è
rivelata perfettamente funzionante alla prova al banco e
quindi la rimontiamo e completiamo la "cascata di
ingranaggi"
Prima di chiudere il
coperchio metteremo abbondante dose di grasso!
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Un nuovo
problema arriva dal piattello mobile delle puntine: le asole
sono troppo larghe e il piattello, quando viene tirato il cavetto
dell'anticipo, oltre a ruotare si sposta di lato col risultato
che le puntine cambiano la loro distanza dal centro di rotazione
e perdono la regolazione |
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Il problema
si risolve ricostruendo le due boccole che sorreggono le molle
Le vecchie hanno solo un "collarino" dal lato della molla,
quelle che ho rifatto hanno due collarini: uno sempre verso la
molla e l'altro a misura dell'asola del piattello che così potrà
solo ruotare ma non traslare |
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A questo
punto il motore è pronto, non resta che provare se funziona! |
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La
primissima prova crea un po' di .... fumo.....
Il gruppo termico era molto unto al alla prima scaldata ecco cosa è
successo! |
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E' andata meglio nelle prove successive quando
ho anche realizzato un rudimentale "manicotto" per poterci
attaccare una marmitta, altrimenti il baccano era insostenibile |
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