Si tratta di una prima serie, riconoscibile dal prefisso "193" su telaio e
motore - pare che sia stata costruita in soli 250 esemplari prima di passare
alla seconda serie che presentava già
qualche modifica.
Lo stato in cui
è
stata recuperata non
è
certo dei
più incoraggianti ma il restauro è
sicuramente fattibile.
Motore ovviamente bloccato
Cerchione anteriore non originale - dovrebbe essere in alluminio
come quello posteriore - ma mozzo ruota fortunatamente originale, infatti
è
una delle caratteristiche che contraddistinguono la prima serie di questa
moto, dalla successiva il mozzo verrà ingrandito per ovviare ai problemi
evidenziati in frenata.
Serbatoio e quel che resta di sella e marmitte non sono originali
Anche il manubrio basso ed il tromboncino di aspirazione fanno pensare a
qualche "rimaneggiamento" d'epoca.
In definitiva, secondo i "sacri testi", la moto dovrebbe avere questo aspetto
:
Tanto è vero che questa foto la si ritrova anche nell'articolo a lei dedicato
comparso sul numero speciale della rivista Motociclismo del 25 Novembre 1954 :
Prime verifiche "sotto il vestito"
Lo spettacolo apparso una volta smontate le due testate era raccapricciante:
nei cilindri c'erano addirittura le ragnatele, oltre a stratificazioni di ossido
che rendono praticamente irrecuperabile quello di destra, troppo scavato dalla
ruggine.
I pistoni erano tenacemente bloccati, ed una volta estratti si sono visti
chiaramente i
segni delle "calde" a cui erano soggetti durante il funzionamento: un altro dei
problemi evidenziati da questa prima serie era proprio l'eccessivo surriscaldamento
dovuto all'insufficiente alettatura dei cilindri.
A giudicare dal colore dell'olio ancora presente nel carter si
capisce che i cambi d'olio non erano proprio il pezzo forte del vecchio
proprietario.
Direi che quello che c'è dentro al motore è più simile al catrame
che non all'olio !
Un problema.....
La bronzina dell'albero a camme (lato dinamo) aveva preso del gioco nel
suo alloggiamento nel carter destro e questo ha comportato, durante gli
ultimi periodi in cui questa moto era stata usata, la sua parziale
fuoriuscita dalla sede.
La conseguenza di questo spostamento è stata il parziale impuntamento
della punteria della valvola di scarico del cilindro di destra, che
oltretutto ha comportato anche una forte usura del bordo della bronzina
sotto l'azione della punteria stessa, spinta verso il basso dalla
molla della valvola.
Come si vede dalle foto qui sotto, la punteria non riusciva più a
tornare ad appoggiarsi sull'albero a camme e questo significa che la
corrispondente valvola restava parzialmente aperta. Praticamente nei suoi
ultimi periodi di funzionamento questo motore non aveva più compressione sul
cilindro di destra - che sia stata proprio questa la motivazione per cui la
moto era stata abbandonata ?
Tutti i cuscinetti a sfere ed i paraolio sono stati
sostituiti con altrettanti nuovi reperiti presso un comune
negozio di ricambi-auto
I carter e i gruppi termici sono stati sabbiati.
I pistoni e le fasce sono stati sostituiti.
Il cilindro sinistro, recuperabile, è stato solo
alesato mentre il destro, più malridotto, è stato "incamiciato"
La serie completa delle guarnizioni è stata
acquistata al solito mercatino
Al mercatino sono anche state acquistate le marmitte
complete di collettori, che vengono replicate pari alle originali.
Si può iniziare il rimontaggio del motore per verificarne il
funzionamento: in caso di esito positivo "al banco" si procederà
con il restauro della parte ciclistica.
Notare l'ingranaggio originale dell'albero a camme realizzato in
textolite, nelle versioni successive questo componente sarà realizzato
in teflon (di colore bianco)
27/07/2006
Il
motore è stato riassemblato e fissato su una staffa per poterlo provare.
Collegato ad un serbatoio di fortuna ed una batteria caricata a
priori.
Il risultato ? ....... fuoco e fiamme !!!
Visto che il motore gira, e messa a posto la fase gira anche bene, non sfiamma
più in modo così esagerato e tiene anche un bel minimo regolare, si può passare alla ciclistica.
Gli ammortizzatori posteriori non sono proprio messi bene, ma essendo gli
Sturcher originali
vale la pena tentare il recupero. I foderi inferiori che reggono e
ricoprono la molla sono in condizioni disastrose. Data la mancanza di un pezzo
di ricambio accettabile tra i miei averi e la lontananza del prossimo mercatino,
ho deciso di tentare la realizzazione "casereccia" dei due pezzi.
Stato in cui si trovano
Materiale occorrente
Prodotto finito
Il tubo da un fabbro mi è costato 3 € (era lungo quasi un metro e non ha
voluto tagliarlo) e le due rondelle dal ferramenta solo pochi centesimi.
Ho tagliato dal tubo due pezzi di circa 15 cm, ho saldato le rondelle in
testa ai due pezzi e poi ho tornito il tutto.
Non sto a dilungarmi sulle ore passate davanti al tornio...... meglio
stendere un velo pietoso ! (non sono un gran tornitore, devo
ammetterlo)
Meglio di così non riesco a fare, i pezzi hanno le dimensioni esterne e
la forma rispondente agli originali, che però essendo di lamiera erano più
sottili, mentre i miei sono un po' più spessi, vorrà dire che resisteranno
meglio alla ruggine degli anni futuri. Adesso vanno soltanto mandati al
cromatore assieme a tutto il resto.
23 Dicembre 2006 - si riparte !
Un po' di informazioni sull'avanzamento dei
lavori.....
23/12/2006 - vengono rimontati sul telaio il
motore, il cavalletto, il forcellone posteriore con gli
ammortizzatori e il canotto di sterzo con le due piastre di supporto
delle forcelle.
Pausa Natalizia......
(Buone Feste !)
27/12/2006
Una fase che di certo non è molto entusiasmante è
la "raggiatura" dei cerchi..... questo è quasi finito !
03/01/2007
05/01/2007
Nel 2011 la moto è
stata venduta al noto cantante Pietro Galassi che l'ha usata anche per realizzare questo video :