Mezzo di trasporto:
Moto Guzzi V7 Special, anno 1971KM percorsi:
9.495Durata viaggio:
17 giorniProblemi tecnici:
Nessuno !
I preparativi al viaggio sono iniziati
circa un mese prima della partenza.Con questo non voglio dire che un mese
prima avevo già iniziato a mettere roba sulla moto, parlo dei preparativi
"psicologici" - ci vuole tempo per abituarsi all'idea di dover fare oltre
9.000 KM su una moto di quasi 40'anni. Le incognite con questo tipo di
mezzo si moltiplicano rispetto a chi va con mezzi più moderni.Non essendoci mai stato, e non essendo
nemmeno un abitudinario di raid di simile lunghezza, devo dire che ho
aggiunto ai preparativi per questo viaggio una discreta componente
immaginaria, aiutato dalle foto e dai racconti di conoscenti che erano già
arrivati fin lassù in epoche diverse.Con gli altri componenti della spedizione,
Gaetano di Milano e Paolo di Bergamo entrambi su Moto Guzzi 850 GT del 1972,
eravamo in costante contatto via e-mail ed abbiamo con il passare dei
giorni affinato una lista di materiale necessario che comprendesse anche
qualche ricambio per le moto ed un po' di attrezzatura per poter sopperire a
guasti non gravi intervenendo direttamente sul posto.Il sottoscritto parte sabato 28 Luglio 2007
alle 9:00 da Casarza Ligure (GE), appuntamento a Monza con gli altri
componenti del gruppo e alle 12:00 finalmente si parte !
Prima tappa a Mandello del Lario per le
foto di rito davanti ai cancelli della fabbrica Moto Guzzi :
Da sinistra: io, Gaetano e Paolo.Ultimata questa formalità si parte sul
serio verso la Svizzera via Passo Spluga dove sostiamo per il pranzo in
compagnia dell'amico Mic di
www.coseguzzistiche.it che ci accompagna per il primo tratto di strada.
Ripartiamo verso la Svizzera dove
incontriamo un nutrito gruppo di Guzzisti elvetici che ci attendono per
salutarci.
Sono tutti molto simpatici ed anche li ci fermiamo una mezz'ora a
parlare con loro ed a fare qualche foto.
Quando si riparte siamo ormai soli con le
nostre moto verso la grande avventura.Passata la Svizzera entriamo in Germania e
percorriamo rapidamente il primo tratto fino alla prima sosta per la notte,
all'ostello di Ottobeuren.
Domenica 29 Luglio
Ancora Germania, tanta autostrada e prima
presa di contatto con la pioggia: circa 50 KM sotto l'acqua, arrivo in
serata all'ostello di Goettingen per il secondo pernottamento.
Lunedì 30 Luglio
Si parte alla volta della Danimarca con il
tempo discreto ma non dura molto, dopo circa 100 Km le prime gocce di
pioggia ci consigliano di fermarci per indossare l'equipaggiamento
"diluvio".Circa 300 KM sotto la pioggia battente, a
tratti torrenziale. Era stato messo in conto prima di partire che avremmo
preso acqua e quindi è stata affrontata con lo spirito giusto, oltre che con
l'equipaggiamento adatto, e non ci ha creato problemi.Inizialmente avevo un po' paura per
le moto ma si sono comportate egregiamente avanzando imperturbabili sotto
l'acqua a catinelle.Arriviamo a Odense in Danimarca, ha smesso
di piovere e quando troviamo l'ostello per prima cosa ci spogliamo delle
ingombranti tute anti-acqua.L'ostello è veramente splendido, circondato
da un bellissimo parco all'interno del quale sorge addirittura un museo :
Martedì 31 Luglio
La tappa del 31 Luglio è stata la più
breve, circa 180 KM da Odense a Copenaghen per l'imbarco sul traghetto,
destinazione Oslo.Durante il percorso oltrepassiamo il lungo
ponte tra le isole di Funen e Zealand: dall'isoletta di Sprogø
si slancia il "Great Belt Bridge",
un vero gigante sospeso su due soli piloni
con una campata di 1.6 KM (la seconda al mondo !).
Percorsi esattamente
1.700 KM dalla partenza !
Arriviamo a Copenaghen ed il tempo migliora sensibilmente, ci
concediamo un po' di relax in attesa che il traghetto apra i
varchi per l'imbarco...
personalmente scopro l'aspetto divano, un aspetto della V7 che
non conoscevo !
Finalmente
si entra e possiamo iniziare le operazioni di "imbragamento" delle
moto: meglio fermarle in caso la traversata offra inattesi "colpi di
mare" che potrebbero arrecare danni ai mezzi.
La moto di Gaetano è a posto.....
Una volta preso possesso della
nostra cabina installiamo subito l'"albero di natale", ovvero
una serie infinita di riduzioni e prese multiple che ci
permettono di mettere in carica tutti gli apparati elettronici
che abbiamo appresso.
Il traghetto parte attorno alle 17 del pomeriggio.
Appena al largo vediamo le installazioni eoliche in mare aperto -
in distanza si scorge il grande ponte che abbiamo percorso nella
mattinata.
Tramonto sul mare.....
La mattina seguente il tempo è
ulteriormente migliorato.
Possiamo ammirare lo
spettacolare ingresso della nave nel fiordo di Oslo.
Facciamo colazione a bordo.Da notare che tutti e tre, da
buoni Italiani, ci siamo preparati la scorta di panini + banana
da portarci via per il pranzo - "Scroccare humanum est.....
!"
Mercoledì 1 Agosto
Sbarchiamo dal traghetto e ci rimettiamo in
viaggio, ed iniziano subito i problemi perchè non riusciamo ad
uscire da Oslo nella direzione giusta.Ci fermiamo ad un incrocio e
cerchiamo inutilmente di trovare una soluzione nelle cartine
geografiche.Siamo in completo marasma
quando un gentilissimo Norvegese si affianca, abbassa il
finestrino e ci chiede : "Need help ?"
Porcavacca, certo che abbiamo
bisogno di aiuto !Sempre molto cortese scende
dalla macchina, ci dice che anche lui è motociclista, ha una BMW
con la quale è venuto in Italia per le ferie ecc. ecc..... dopo
inizia a spiegarci come dovremmo riattraversare la città
per uscirne nella direzione opposta, la direzione che dovremmo
prendere noi !
Dopo
parecchi tentativi infruttuosi si rende conto che spiegarci a voce
tutte le strade da prendere è una impresa senza speranza ed esclama
"drive after me !", sale in macchina e noi lo seguiamo.Era
quello che ci voleva, non so proprio come avremmo fatto senza di lui
!In meno di mezz'ora usciamo dal centro di Oslo
finalmente diretti a nord, lui ci fa segno con la mano dal
finestrino di proseguire in quella direzione e ci saluta, noi
contraccambiamo e proseguiamo il nostro viaggio.
Abbiamo finalmente imboccato la mitica "E6" !
Nel tardo pomeriggio
raggiungiamo Steinkjer, dove ci fermiamo per passare la notte in un campeggio.
Questo è lo splendido paesaggio che si osserva dalla finestra del
nostro bungalow, peccato che la nostra tavola imbandita non sia
altrettanto affascinante.....
Siamo arrivati tardi e nessuno ha voglia di andare in giro a cercare
cibarie più appetitose (cosa peraltro non semplice in Norvegia)
quindi ci arrangiamo con qualche scatoletta messa in valigia prima
della partenza dall'Italia.
Ma alla fine un buon caffè
all'italiana non ce lo può negare nessuno !Complimenti vivissimi a Gaetano che
ha pensato a portare tutto l'occorrente !Non mi soffermo sul contenuto della
fiaschetta metallica alla sinistra......
Giovedì
2 Agosto
Si parte sotto la pioggia
Oltrepassiamo il confine
della Norvegia settentrionale (Nordland) e piove
ancora.....
Ci fermiamo per la pausa pranzo(siamo al solito caffè)
Per fortuna non piove più.
Proseguiamo e poco dopo la città di Mo I Rana inizia l'altopiano
di
Saltfjellet, attraversando il quale
raggiungiamo un'altra importante tappa del nostro viaggio:
latitudine 66°33' - ovvero il Circolo
Polare Artico.
Ripartiamo e ci lasciamo alle
spalle lo splendido paesaggio desolato e quasi lunare
dell'altopiano (692 m d'altitudine) per tornare al livello del
mare.
Nel pomeriggio raggiungiamo
Rognan prima del previsto e ci fermiamo nuovamente in un
campeggio.Questo è il nostro
bungalow.....
Gaetano prova ad andare a
pescare ma non prende nulla, però trova comunque un bel pesce
vicino al quale farsi fotografare..... speriamo solo che a casa
non dica che lo ha preso lui !
Visto che c'è il sole ed
abbiamo tempo a disposizione decidiamo di fare qualche
intervento di piccola manutenzione sulle nostre moto:
Una passata di carta a vetro
sulle ganasce anteriori della moto di Paolo per renderle un po'
più ruvide.....
.....e una sistemata al cavetto
dell'acceleratore di destra della moto di Gaetano che ci sta per
lasciare: meglio prevenirlo !
Venerdì
3 Agosto
In mattinata piccolo trasferimento
in traghetto sul tratto Bognes - Skarberget prima di arrivare a
Narvik.
Il V7 non sfigurava nella stiva assieme a tutti quei
"catorci" moderni :
Dato che Narvik è
l'ultima grande città prima di Capo Nord e la mia gomma posteriore
comincia ad accusare le fatiche del lungo viaggio decido che è
meglio sostituirla prima di entrare in una zona dove potrei avere
difficoltà a reperirne una. Scelta azzeccata perchè anche a Narvik
trovare un gommista da moto non è semplice, figuriamoci più a nord.
Chiediamo
informazioni ad una stazione di servizio e..... "andate la che
vi aiutano senz'altro"..... ed ecco dove ci hanno mandati :
Direttamente nella tana del
lupo..... e si stava pure svolgendo un raduno !!!C'erano Harley Davidson da
tutte le parti, i loro proprietari, alcuni dall'aspetto
veramente pittoresco, ci hanno completamente ignorati mentre il
titolare del negozio è stato gentilissimo e ci ha dato tutte le
informazioni necessarie per arrivare da un gommista.Devo dire che quando finalmente
ce ne siamo andati da quel "covo" mi sentivo meglio..... li
dentro ero francamente un po' a disagio.
Il gommista è gentilissimo, ma si rifiuta di smontare la ruota dal
V7: dice che è impegnato e che dobbiamo smontarla da noi, poi lui ci
cambierà la gomma.
Ci lascia usare la sua attrezzatura ed in fondo
preferisco così, non che sia geloso ma se sulla mia V7 Special non
ci mettono le mani degli estranei preferisco !
Entro mezzogiorno il lavoro è ultimato e ripartiamo.
Raggiungiamo l'ostello a
Skibotn poco dopo le 16. Il tempo è bello e vista la vicinanza con il
confine Finlandese decidiamo di scaricare in fretta le moto e partire per
una bella "scampagnata" (.....dopo oltre 500 km..... bisogna proprio aver
voglia di guidare !).
Torniamo all'ostello attorno
alle 19.30 giusto in tempo per la cena a base di specialità
locali. Devo dire che il salmone era
buonissimo ma l'insalata condita con la panna non era
proprio il massimo !Visto che c'è ancora il sole e
dietro all'ostello scorre un invitante ruscello, dopo cena
Gaetano si arma di canna e va a fare strage di trote - strage in
senso figurato perchè da buon pescatore moderno le ributta tutte
in acqua !Credo che tutti questi
"diversivi" siano venuti fuori proprio perchè, magari
inconsciamente, nessuno di noi voleva pensare troppo alla tappa
di domani, l'ultima e definitiva "cavalcata" verso la meta
finale: Capo Nord !
Sabato 4 Agosto
Lasciamo l'ostello di
buon mattino, la giornata è splendida e lo stato d'animo di tutti e tre
è tendente all'euforico.
Lungo la strada il paesaggio cambia ripetutamente e spesso ci
fermiamo a fare qualche fotografia.
Devo constatare che
durante le altre tappe non abbiamo mai fatto così tante soste, non so dire
se era veramente importante fermarsi per via delle bellezze del paesaggio e
della splendida giornata, oppure se ormai consideravamo i 500 km restanti
come una pratica di poco conto e volevamo assaporarceli a piccole dosi,
senza fretta.
Qui Gaetano aspetta diligentemente che la "signora" si sposti
per poter proseguire
Facciamo anche i primi incontri
con le renne !Ci avevano avvisato che ne
avremmo trovate e devo dire che, a parte lo stupore iniziale, ci
siamo resi conto di quanto fossero pericolose. Immaginate incontrarne una in
mezzo alla strada subito dietro ad una curva, con i proverbiali
non-freni del V7 ?
Mentre qui Paolo tenta un improbabile avvicinamento "a
piedi"
Questa baia era splendida, ed ho
cercato di fare una sequenza per visualizzare una foto panoramica ma la qualità
dei singoli fotogrammi era disastrosa !Per fortuna Paolo ha un amico esperto
di fotografia digitale che è riuscito a mettere insieme questo mezzo-capolavoro.
Ancora pochi Km.....
E quando tutto sembra ormai
compiuto usciamo dall'ultima lunghissima galleria, arriviamo a
100 m dal baracchino che funge da "casello" dove si paga per
entrare a Honningsvag, e a Gaetano salta l'altro cavetto
dell'acceleratore !Poco male, se i problemi
fossero tutti così..... passa il "casello" con un cavo solo,
paghiamo e ci fermiamo subito dopo per effettuare la
riparazione.(notare l'abbigliamento: siamo
in T-shirt !)
Arriviamo all'ostello di
Honningsvag dove passeremo la notte.
L'ambiente
è a dir poco bucolico e lo chalet è veramente splendido.
Qui incontriamo Teo e la sua ragazza
che ci hanno preceduti facendo un'altra strada.
Anche loro hanno una Guzzi, sebbene un
po' più recente delle nostre, ma anche lei con una valanga di Km
alle spalle.
Partiamo subito tutti assieme per
raggiungere il sospirato monumento a Capo Nord e finalmente il 4
Agosto 2007 alle 17:06:51 viene scattata questa foto.....
Dopo le foto di rito (tante !) ed aver perlustrato la struttura di
accoglienza a Capo Nord (praticamente un enorme negozio di souvenir
che come fatturato annuo probabilmente se la gioca con la FIAT)
torniamo all'ostello perchè c'è un'altra importante "pratica" da
sbrigare...
Contro ogni previsione visti i
"chiari di luna" alimentari patiti durante il viaggio, il
salame, il pezzo di Parmigiano e soprattutto la bottiglia di
Berlucchi sono arrivati intatti fino a Capo Nord.Ora possiamo finalmente
mangiare qualcosa che ha un sapore decente e brindare al
raggiungimento dell'ambita meta !
Ma anche se finalmente mettiamo
sotto i denti qualcosa che "sa di casa", tanto per ricordarci
che non siamo in Italia un piccolo branco di renne si aggira
indisturbato attorno ai bungalows.
Domenica
5 Agosto
Inizia il faticoso rientro !
Partiamo di
buonora e dopo non molti Km il cielo all'orizzonte ci consiglia di
fermarci per indossare l'occorrente per la pioggia.Poco prima di
Narvik, più precisamente all'altezza di Bjerkvik, abbandoneremo la
"E6" per dirigerci sulla E10, tramite la quale domani raggiungeremo
le Lofoten.
Nel tardo pomeriggio dopo aver
percorso 717 Km raggiungiamo il camping a Skodbergvatnet.Manco a dirlo, anche questo
campeggio è circondato da un paesaggio incantevole, peccato che
il tempo non sia dei più favorevoli.
Lunedì 6 Agosto
Partiamo per le imperdibili Lofoten, e ancora una volta dopo non
molta strada dobbiamo
fermarci per indossare l'occorrente per la pioggia.
Ci tocca anche un piccolo trasferimento in traghetto...
.....e quando verso le 16 raggiungiamo le famose Lofoten il tempo
non ci incoraggia certo a proseguire, ma ci vuole ben altro per
fermarci !
Visto che Paolo non è molto propenso a fare il turista con quel clima
decidiamo di separarci, lui prosegue verso sud e va a cercare l'ostello dove
dormiremo, mentre io e Gaetano non rinunciamo ad esplorare il posto.
Per fortuna il tempo migliora quasi subito
Notare il campo da golf in riva al mare....
Con tanto di "golfista" intento a non far finire le palline
nell'acqua !
Con il tempo
discreto il luogo assume da subito un aspetto decisamente migliore
Finalmente (sono quasi le 8 di sera) anche noi due raggiungiamo "Å",
il paese dove ci fermiamo per la notte - siamo esterefatti dalla
bellezza dei luoghi visti.
Martedì
7 Agosto
Il tempo è ulteriormente migliorato e si parte con il sole, ma prima
di lasciare quel paradiso vogliamo documentare il fatto di essere
passati in un paese il cui nome è costituito da una sola vocale.
Alle 7:50 del mattino siamo già a Moskenes, in attesa dell'imbarco
sul traghetto per Bodo
Ci lasciamo alle spalle quello
che per quanto mi riguarda può essere considerato uno degli
angoli più belli della Terra, il tempo è buono e c'è ancora
tanta strada da fare.
Sbarchiamo e ci
rimettiamo in marcia, verso le 8 di sera raggiungiamo il campeggio a
Mosjøen, dove passeremo la notte in un bungalow.
Ovviamente anche
questo campeggio è situato in un posto incantevole.....
.....ma più che a contemplare il paesaggio siamo propensi a
contemplare le cibarie acquistate in un vicino supermercato.
Niente di
speciale, per carità, ma la fame si fa sentire e almeno qualcosa si mangia !
Mercoledì
8 Agosto
Prima tappa
della giornata: un gommista - anche la moto di Paolo ha finito la
gomma posteriore !
Ovviamente anche questo signore non vuole smontare la
ruota del V7e ci arrangiamo da soli, e questa volta senza nemmeno la
possibilità di mettere la moto su un ponte per sollevarla perchè ne
è sprovvisto: facciamo
tutto con la moto "a terra" aiutandoci un po' con il
gradino all'ingresso.
Alle 9:30 la
gomma è sostituita e siamo di nuovo in viaggio.
L'itinerario che
ci siamo prefissati prevede di arrivare fino alla città di Trofors e
quindi "tagliare" in orizzontale per entrare in Svezia.
Attraversiamo zone di rara bellezza ed il tempo veramente
splendido ci permette di scattare fotografie che sono autentiche
cartoline.
Nella giornata
percorriamo oltre 600 km ed in serata raggiungiamo il campeggio sul
lago di Locknesjon, poco più a sud della città di Ostersund, in
Svezia.
Giovedì
9 Agosto
Abbiamo
ancora tanta Svezia da percorrere ed il viaggio scorre
abbastanza monotono.
Nel pomeriggio ci fermiamo per la pausa
caffè in quella che dalle nostre parti verrebbe definita
"un'area di sosta attrezzata".
Francamente chiamarla così mi sembra un po' riduttivo:
giudicate voi !
E Gaetano cosa
fa ?
Per quanto riguarda il resto del gruppo Paolo va a cercare
funghi mentre io scatto qualche foto e poi arrotolo la giacca a mo
di guanciale, mi cerco un albero adatto e mi faccio una bella
dormita.
Tanto non ci sta mica correndo dietro nessuno !!!
Sono quasi le 8
di sera quando arriviamo al campeggio di Vanersborg - abbiamo
percorso 690 Km.
Questo campeggio è situato sull'immenso lago di
Vänern: un autentico "mare interno", almeno per le cognizioni
che noi Italiani abbiamo di laghi di grosse dimensioni. Per avere
un'idea delle sue basta considerare che occupa una superficie di
5.650 km² mentre il nostro Lago di Garda ha una superficie di 370
km² !
Non per nulla questo gigante occupa il terzo posto in Europa per
estensione.
Venerdì
10 Agosto
Si riparte per lasciare
definitivamente la Svezia
Attraversiamo la Danimarca
Quindi ci imbarchiamo sul
traghetto che ciporterà direttamente in
Germania.
Come entriamo in Germania ci
ricordiamo che all'andata trovammo condizioni meteo terribili, e
manco a farlo apposta anche questa volta la Germania ci riserva
un trattamento analogo.Oltrepassiamo Lubecca ed in
serata arriviamo all'ostello di Bad Oldesloe. Siamo letteralmente esausti -
complice anche una certa difficoltà per trovare il luogo quando
entriamo nella struttura sembriamo usciti da una piscina
nella quale eravamo entrati con i vestiti addosso.Zuppi ed infreddoliti abbiamo
una sola consolazione: le moto anche questa volta hanno retto
egregiamente le avversità climatiche e non hanno dato il benché
minimo problema (ci sarebbe mancato solo quello !)
Sabato
11 Agosto
Partiamo dalla Germania, attraversiamo un pezzo di Olanda e raggiungiamo
il Belgio.
Il motivo di questa deviazione "orizzontale" del viaggio di ritorno è
presto spiegato: in questo week-end nella cittadina di Lommel si svolge
un importante raduno Moto Guzzi e noi vogliamo presenziare, visto che
siamo in zona (300 km più, 300 km meno.... cosa volete che sia !)
Arriviamo a Lommel nel primo pomeriggio e non sappiamo dove si svolge il
raduno. Ad una stazione di servizio chiediamo informazioni ad un
motociclista (su Harley-Davidson) e lui si offre di accompagnarci :
gentilissimo !
Quando raggiungiamo il raduno devo dire che sono rimasto un po' deluso,
lo immaginavo più grande ma non siamo in Italia e quindi va bene così,
la gente è "alla mano" e, cosa fondamentale, ci si sente tra amici.
Veniamo a sapere che il club ha subito una scissione tra possessori di
Guzzi d'epoca (che non sono presenti) e Guzzi più moderne, ecco spiegato
perchè non c'è nulla di più datato di un V7 700 !
Ecco alcune foto delle moto presenti al raduno :
Le dolenti note vengono alla
notte:non abbiamo la tenda e non
troviamo altra sistemazione che questa:una tettoia all'aperto, sul
cemento ricoperto da un telo.Meglio non soffermarsi sul
comfort e tutto il resto, ma ormai si avvicina la data del
rientro a casa... sopportiamo di tutto !Una doverosa annotazione:
quello nel sarcofago è Paolo e non una mummia trafugata al
locale museo egizio...
Domenica
12 Agosto
Partiamo al mattino
presto (e chi ha voglia di rimanere "a letto" fino a tardi, visto il letto
?) entriamo in Francia e nel pomeriggio, dopo aver percorso 590 km,
raggiungiamo la città di Mulhouse, dove passeremo la notte.
Prima che venga notte riusciamo
a fare un giro per la cittadina: il centro è decisamente bello e
ben curato.Pernottiamo in un albergo della
catena "Formula One". L'albergo non è il massimo e la pulizia
lascia a desiderare ma vista la sistemazione della notte
precedente sembra di essere in una reggia, e poi, come ho detto,
ormai sopportiamo di tutto: l'Italia è sempre più vicina !
Lunedì
13 Agosto
Partiamo da Mulhouse per
percorrere i "soli" 470 Km dell'ultima tappa (per me saranno circa 200 in
più perchè devo raggiungere la provincia di Genova).Passiamo dalla Svizzera ed entreremo
in Italia via San Gottardo - unico dubbio le condizioni meteo: se saranno
pessime faremo la galleria, ma la eviteremmo volentieri.
I dubbi vengono presto
fugati:
il tempo è
splendido anche sul San Gottardo !
Si comincia a
respirare aria di casa !
Momento solenne !
La
conclusione di una splendida avventura
Non abbiamo altre foto della parte successiva del viaggio,
ma questa è sufficiente per descrivere tutto il resto.
Essere finalmente a casa ci fa provare quasi la stessa
euforia di quando partivamo.
Salutiamo Paolo quasi subito mentre io e Gaetano procediamo
verso Milano, ci fermiamo ancora una volta per pranzare in un
Autogrill e non parliamo molto, ognuno ha i suoi pensieri e forse
sta rivedendo per sommi capi l'intero viaggio.
Dopo pranzo ci dobbiamo separare e ci salutiamo. Io metto
la "prua" della mia V7 verso il mare..... torno nella mia Liguria !
Alle 15:30 circa sarò a casa !
Volendo
riassumere posso dire che si è trattato di un'avventura unica e
sicuramente da farsi, almeno una volta nella vita, se si è
appassionati motociclisti.Devo
anche dire che ora capisco come mai, quando prima della partenza
incontravo qualche conoscente e dicevo che sarei andato a Capo
Nord in moto, se questi era uno che a Capo Nord c'era già stato
immediatamente gli si illuminava il volto e i suoi occhi
sembravano guardare qualcosa che li attorno non c'era !Diffidate
dai consigli di chi lassù non c'è mai andato..... perchè non può
sapere !A parte
quello che a parole non si riesce a raccontare, si può comunque
dire che il viaggio è stato splendido, anche se nella prima
parte abbiamo preso acqua a catinelle era comunque prevista e
l’abbiamo affrontata con lo spirito giusto (oltre che con
l’equipaggiamento adatto).Il clou
del viaggio è ovviamente la Norvegia, attraversata da sud a nord
sulla famosa “E6”: una strada a scorrimento veloce
caratterizzata da continui rettilinei, sali-scendi e curvoni a
largo raggio, mai un tornante secco per migliaia di km, sembra
che sia stata tracciata pensando alle V7 !A questo
si aggiunge l’incredibile paesaggio: alla nostra destra un
continuo susseguirsi di splendidi laghi e fiumi, mentre alla
nostra sinistra sfrecciavamo a pochi metri dalla riva di
incantevoli fiordi, il tutto incastonato tra montagne i cui
versanti erano solcati da numerosissimi ruscelli che nei tratti
più ripidi formavano spettacolari cascate.La
Norvegia offre al viaggiatore una natura di rara bellezza, e
tutto questo poteva essere assaporato grazie alla scorrevolezza
di questa strada dal traffico quasi inesistente che ci
permetteva di percorrerla in scioltezza ad una media di circa 90
KM/h, con un uso quasi nullo di cambio e freni.Le V7
divoravano letteralmente la strada senza accusare il benché
minimo inconveniente !Aggiungo
solo che ero partito pensando che la V7 “potesse farcela”, ora
sono convinto che la V7 sia una moto incredibile e che sia
capace di ben altro che questo.Che
viaggio gente ! Se avete in mente di provarci non state troppo
li a pensarci su ..... PARTITE E BASTA !!!